Il mio ruolo è quello di aiutare la coppia a ritrovare una COMUNICAZIONE funzionale che valorizzi la comprensione dei bisogni reciproci, che sia utile per rispettare tali accordi e trovarne di ulteriori, a seconda dell’evoluzione dei suoi bisogni.
Nella mediazione, il conflitto è considerato come un fenomeno comune a tutti i rapporti e la gestione positiva di questo crea un cambiamento, eliminando le controversie posizionali che alimentano incomprensioni, cercando così di evitare l’esasperazione di questo.
L’obiettivo centrale è il raggiungimento della bigenitorialità, per proteggere gli interessi e i bisogni dei figli. Due persone possono restare ottimi genitori seppur non più una coppia, se messe nelle condizioni di poter cooperare.
Ci si rivolge inoltre a situazioni in cui ci si trovi con parenti in disaccordo o in lite per questioni ereditarie.
Il mediatore è
- Un professionista formato e riconosciuto dall’associazione con competenze giuridiche, psicologiche e abilità di negoziazione;
- Esperto nella gestione dei conflitti;
- È imparziale e non dà giudizi;
- È un ponte tra le parti che si concentra sul presente e sul futuro della famiglia.