5 Maggio 2017

I principi della Mediazione Familiare

Anche se vi separate, non perdete il dovere di essere genitori

 

“Dopo 50 anni di matrimonio, vedo che alcuni mariti ancora carezzano le loro mogli. Hanno gli occhi con la luce della gioia di tanti anni di complementarietà e reciprocità. Non hanno paura della differenze, questa sfida arricchisce”. E “se vi separate non perdete il dovere di essere genitori. Non parlate male l’uno dell’altro. I figli così imparano l’ipocrisia, per approfittare dell’uno e dell’altro”. Perciò “mai parlare ai figli male dell’altro genitore. I figli sono le prime vittime di questa lotta e di questo odio che c’è tante volte tra i due. I figli sono sacri, non ferirli. Dite loro: “guarda papa” e mamma non si capiscono. Meglio separarsi, ma tuo papà è un buon uomo’, oppure “tua mamma è una brava donna””.

Ecco che le parole del nostro Papa Francesco riflettono perfettamente alcuni principi importanti della Mediazione Familiare.

Un percorso che si rivolge a coppie sposate o conviventi con o senza figli, o anche coppie semplicemente in crisi, finalizzato ad aiutare le parti al raggiungimento, o cambiamento secondo bisogni di vita, di accordi economici e familiari CONDIVISI e dunque SOSTENIBILI.

L’obiettivo è quello di aiutare le parti al raggiungimento della bigenitorialità, tutelando i bisogni dei figli, nel caso in cui vi fossero, i quali spesso sono coloro che pagano le peggiori conseguenze…

Si può restare genitori anche se non più coppia.

Nel caso in cui non vi fossero figli l’obiettivo sarà quello di aiutare le parti a cooperare, in quanto il conflitto fa parte di ogni rapporto, saperlo gestire è fondamentale per evitarne l’esasperazione.

E’ un percorso più breve ed economico di quello che si svolge davanti ai Tribunali, garantendo sempre la privacy delle parti , è meno stressante per tutti i componenti e permette di ritrovare una COMUNICAZIONE FUNZIONALE consentendo così alle parti di poter collaborare e riorganizzare il futuro della nuova vita familiare.