Purtroppo la fine di un rapporto di coppia ha come inevitabile conseguenza anche questa fase…il fatto che una delle due parti, o entrambe nel caso in cui le spese singolarmente non fossero sostenibili, sia costretta a cambiare dimora.
Questa tappa è una delle più dolorose da affrontare, in quanto in questo periodo il tutto è già molto amplificato e pesante dal punto di vista emotivo, e qualsiasi argomento diventa fonte di discussione.
Innanzitutto spesso non è facile accettare in partenza la fine del rapporto, successivamente la ricerca di una nuova abitazione diventa spesso ulteriore motivo di conflitto.
L’incapacità di ritrovarsi da soli e dover gestire tutto, dover riorganizzare le abitudini della nuova vita, le spese da affrontare, cercare la soluzione ottimale per i figli, per non allontanarsi troppo e per non creare loro eccessivi sconvolgimenti, allo stesso tempo non dover essere troppo vicini, in quanto la fine di un rapporto deve anche segnare un distacco netto tale da far sentire “libere” le persone.
Le parti si ritrovano smarrite, tristi e preoccupate per loro e per i figli, inoltre in questo periodo a causa delle innumerevoli sofferenze comunicheranno male, rendendo sempre più difficile il fatto di potersi comprendere e quindi successivamente riorganizzare la nuova vita.
Il mediatore accompagna le parti oltre che nel momento iniziale della separazione anche in questa delicata fase, aiuta le parti a comunicare in maniera funzionale, a rinconoscere le sofferenze e i bisogni propri e altrui, a ridimensionare il dolore di tutte le tappe del percorso.
Collabora con esse e le aiuta anche in questo momento così diffcile al fine di ritrovare la soluzione ottimale per tutti i componenti del nucleo familiare.
E’ necessario conoscere e diffondere la mediazione familiare come valido strumento per il benessere di tutte le parti.